Eseguire le resistenze per i nostri rigenerabili, qualsiasi essi siano, abbisognano di un poco di pratica, che di sicuro vi obbligherà certamente alla esecuzione di almeno due o tre resistenze, prima di comprendere bene a cosa bisogna stare attenti, cosa bisogna curare in maniera particolare etc., come anche comprendere bene al di là delle informazioni tecniche, cosa curare per riuscire ad ottenere esattamente gli Ohm desiderati. Bene, i primi consigli sono per quegli atomizzatori rigenerabili con viti verticali, come nella foto di sinistra e come nella maggioranza dei rigenerabili, differenti dalle viti laterali molto piu comode come quelli della foto a destra, piccola differenza ma che crea piu problemi.
Costruendo la prima resistenza scopriremo subito che avremo problemi nel riuscire a fissarla correttamente alle viti, non come si vede nei video che al volo, azzeccano subito la posizione corretta; infatti basta ad esempio che uno dei due filini che vanno alle viti, sia appena appena lungo quel tanto da far rimanere la parte arrotolata distaccata dalla vite, che subito noteremo che si arrosserà solo quella parte, provocando un riscaldamento disomogeneo e sbagliato della resi arrivando anche a fondersi proprio in quel punto.
(vedi fig.2 e foto)Nella foto anche se si vede un altro tipo di atom con mesh, si vede bene ciò di cui stavo parlando, e cioè l'arrossamento solo in un punto, con problemi di performance e di rotture rapida di resistenze.Altro problema legato a ciò che ho appena detto, è anche il fatto che la resi se potesse essere laterale, sarebbe perfetto e molto piu facile posizionarla bene, ed invece essa dovrà posizionarsi sopra alle viti, anche perchè lateralmente toccherebbe successivamente il bordo dell'atom, andando in corto circuito, e questa cosa crea delle problematiche rispetto al suo fissaggio. Dunque quindi primo obbiettivo sarà quello di riuscire a fissarlo bene, riuscendo ad avere la nostra resistenza attaccata alle viti, e secondo obbiettivo sarà quello di riuscire ad avere entrambi i pezzetti di filo provenienti da sotto le viti, dalla stessa parte
(vedi fig.3), e già, dalla stessa parte perchè sennò dovrete riuscire a fissare la resistenza, per motivi logistici, già posizionata sopra le viti, altrimenti uno dei due capi risulterà piu lungo e non va bene.
(vedi fig.4)Questo perchè se provate ad arrotolare un filo intorno ad un chiodino per esempio, vi accorgerete facilmente che se iniziate ad arrotolare da un lato, si finirà dall'altro o viceversa, e quindi per questo motivo ci si ritrova con il problema suddetto, e nel montare bisogna considerare che quando stringiamo le vitine, esse riescono comunque a spostare un poco il filino che gli va sotto, cambiandogli la posizione diversamente da come la vorremmo, e dunque urge inventarsi qualche cosa, e voglio ricordarvi che stiamo parlando di oggetti e parti molto piccole alla cui manipolazione bisogna abituarsi. Come riuscire a montare la resistenza tenendosela appoggiata di fianco alle viti finchè non la tiriamo sopra dopo averle strette riuscendo ad avere i filini dalla stessa parte e senza parti piu lunghe? (fig.3) Io dopo tre prove e ragionamenti, sono riuscito in questo modo: in pratica, come ho cercato di chiarire nella figura 5 e 6, quando li passo sotto le vitine, considerando di avere davanti a se l'atom, con le due vitine parallele al proprio busto per capirci, cosi da averne diciamo una sulla propria sinistra e una sulla propria destra, alla vite sinistra gli riservo la parte con il terminale del filino esterno, e a destra quello interno, cioè quello piu vicino a noi, ed ad entrambi, anche se per quello di sinistra se ne potrebbe fare a meno, perchè si trova già dalla parte dove appoggeremo la resistenza, e il senso orario della vite lo agevola, per entrambi dicevo, dopo aver girato il filo attorno alla vitina, glielo passo sopra accavallandolo, tenendo poi i pezzi in piu sporgenti con il dito, ed in questo modo, specialmente per il filino di destra, provoco il blocco nella giusta posizione di entrambi, fino a stringere le vitine dopodichè sono a posto, con delicatezza tiro sopra la resistenza, e me la ritrovo bella attaccata alle viti, con i collegamenti dalla stessa parte e della stessa lunghezza, come nella figura
3. Nella figura 6, ho nominato i due capi
A e
B, quello a alla propria sinistra è già nella posizione che vi ho spiegato, il
B alla nostra destra invece no, per farvi capire meglio l'operazione, che sembra complicata, ma specialmente se vi aiutate con delle pinzette a punta ed a molla, sarà un gioco da ragazzi.
Naturalmente, per i modelli con viti laterali, tutto questo problema non esiste ed è molto piu semplice montare una resistenza, infatti non si dovrà piu bloccare i fili girandoli attorno alle viti, ma semplicemente infilandoli nei buchini
appositi e stringere, come si vede bene nella foto sopra del "
Vapor King V2" color oro, con la unica attenzione di mantenere entrambi i capi di collegamento corti ed uguali.
Bene, a questo punto rimane il discorso degli Ohm e che dire, innanzi tutto bisogna conoscere il tipo di filo resistivo che acquistiamo , che di solito viene espresso di quanti Ohm esprime ogni metro od al centimetro; naturalmente i calcoli sono piu facili quando te lo dicono al centimetro, ma considerando che il metro sono 100 centimetri, facendo la divisione lo si scopre. Perciò quando facciamo la resistenza, bisogna grossomodo calcolare quanto filo pulito useremo, da vite a vite, per capire di quanti Ohm verrà fuori. Bisogna avere un
tester od un
BB con menu adeguato, per aiutarci, e per questo gli errori sono minori, ma comunque presenti, perchè vi capiterà di certo le prime volte, che pensando di aver ottenuto magari circa una resistenza da
3 Ohm e misurandola vi piglia un colpo, perche be ne ritrovate una da
8, e dunque giu a togliere spire. L'unica cosa che potrei aggiungere a questo punto, sarebbe la diatriba sulle funzionalità migliori o peggiori tra la tipologia di fili resistivi, e quindi tra il "
Kantal" ed il "
Nichel" che chi dice che l'aroma cambia tra uno e l'altro e bla bla bla, io non vi impiccerò la cabina con considerazioni varie, solamente che io tutte ste differenze di aroma non le sento se non che il nichel è piu resistente, nel senso che per ottenere gli stessi Ohm devi mettere un paio di spire ancora, ma niente di piu. Piuttosto la qualità della wick è importante e io uso un sistema che ad oggi mi ha sempre soddisfatto, nel senso che quando lo faccio no avverto saporacci iniziali, e cioè prima di rigenerare un atom, dò una bella
sfiammata alla wick e anche al pezzo di filo che andrò ad usare,
arrossandolo piu e piu volte e pulendolo per bene. Così facendo come minimo elimino i residui di fabbrica dal filo, e qualche odore dalla wick, fatto stà che mi trovo molto bene a procedere con questo sistema. Considerazioni finali? Rigenerare un atom penso che sia un arte, nel senso che la ricerca di materiale di qualità sia necessario, ma sopratutto la precisione certosina nel farlo, perchè spesso basta dare una bottarella
alla resistenza per ritrovarsi un Ohm in piu, oppure per ritrovarsi il doppio del vapore, tutto conta, quindi piu si è certosini nell'eseguire una buona rigenerazione, e piu si avranno ottimi risultati.
Edited by Alex e - 7/10/2012, 23:45
