fdemarchi |
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| Vediamo se ho capito qualcosa della relazione che esiste tra l'intensità della corrente (Ampere) che attraversa una resistenza e la durata di una batteria.
Supponiamo di utilizzare una normale batteria eGo da 1000 mAh a piena carica, in grado di erogare una tensione controllata di 3,4 volt per alimentare una resistenza da 2,0 ohm .... L'intensità della corrente che attraversa la resistenza sarà pari a 1,7 Ampere (con una potenza di 5,78 watt, appena sufficiente a far apprezzare lo svapo). Supponendo di essere in grado di utilizzare per intero tutti i 1000 mAh che la nostra batteria ci mette a disposizione, ovvero 1 Ampere per 3600 secondi, potremmo erogare 1,7 Ampere per 2118 secondi circa. Uno svapatore smaliziato preferisce attendere un paio di secondi dalla pressione del tasto di attivazione della batteria prima di cominciare a svapare, in modo da scaldare per bene la resistenza .... Diciamo poi che un tiro ben goduto dura mediamente quattro secondi .... In totale ogni tiro dura quindi 6 secondi e dovremmo averne a disposizione circa 350 prima di esaurire la batteria.
Mettiamo nel cassetto la eGo e tiriamo fuori i calibri pesanti, ovvero un bel Provari alimentato da una batteria Panasonic NCR 2900 bella carica, moddata con applicazione di magnetino sul polo positivo. Per godere meglio del nostro atom da 2.0 ohm, eroghiamo 4 volt di tensione in modo da raggiungere una potenza di 8 watt. In questo caso l'intensità della corrente che attraversa la resistenza sarà pari a 2 Ampere. Supponendo di essere in grado di utilizzare per intero tutti i 2900 mAh che la nostra batteria ci mette a disposizione, potremmo erogare 2 Ampere per 5220 secondi circa, avendo quindi a disposizione circa 870 tiri prima di esaurire la batteria. In mancanza della Panasonic NCR da 2900 mAh, utilizziamo l'ottima IMR AW da 1600 mAh consigliata da ProVape, ed avremo comunque a disposizione 480 tiri.
L'ho sparata grossa ????
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